L'Unione Internazionale della Chimica Pura e Applicata
(International Union of Pure and Applied Chemistry) (IUPAC)
La IUPAC: L'Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata (International Union of Pure and Applied Chemistry) (IUPAC) nasce nel 1919 con l’obiettivo di favorire gli scambi tra chimici di tutto il mondo, anche attraverso la creazione di un linguaggio comune e standardizzato. Oggi, oltre ad essere l’autorità mondiale per la nomenclatura dei composti chimici e la definizione di grandezze chimiche e chimico-fisiche, l’Unione è un importante organismo scientifico internazionale, non governativo e imparziale, impegnato nel supportare lo sviluppo, l’applicazione e la comunicazione della chimica a beneficio dell’umanità e del mondo, con grande attenzione al tema dello sviluppo sostenibile, ai giovani, all’inclusività (http://www.iupac.org/). Nel mondo 55 nazioni aderiscono a IUPAC, tra cui l’Italia, che ne è uno dei 5 paesi fondatori.
La Rappresentanza Nazionale: Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) si configura in IUPAC come National Adhering Organization, NAO, e rappresenta l’Italia in IUPAC. La Commissione Italiana del CNR per IUPAC è nominata dal Presidente del CNR per svolgere i compiti di NAO ed è stata istituita per la prima volta nel 2013 (http://www.iupac.cnr.it/images/PDF/Articolo_NAO_CNR_IUPAC_pubblicato_2020_4_12.pdf). La Commissione in carica è stata rinnovata nel 2023 e resterà in carica fino a tutto il 2026. Il Presidente del CNR nomina il Rappresentante Titolare e il Rappresentante Supplente presso questo Organismo internazionale. Gli aspetti formali dell’associazione sono curati dall’Ufficio Relazioni Europee e Internazionali del CNR (https://www.cnr.it/it/organismo-scientifico-internazionale/42/iupac-international-union-of-pure-and-applied-chemistry).
La Commissione 2023-26, in continuità con la commissione 2019-22, si pone come entità di riferimento per tutti i chimici italiani, siano essi attivi nelle università, negli enti di ricerca, e nell’industria, per promuovere la partecipazione alle molteplici iniziative scientifiche che IUPAC coordina ed organizza, in uno spirito di condivisione e pluralismo.
In sinergia con l’impegno internazionale di IUPAC, l’attuale Commissione ha assunto come sua attività prioritaria la promozione e lo sviluppo della CHIMICA per la SOSTENIBILITÀ, l'ETICA e la PACE.
Lo scopo è concorrere allo sviluppo sostenibile, per migliorare la vita quotidiana di tutti gli uomini e preservare, allo stesso tempo, il nostro pianeta per le generazioni future. Questo è oggi un obiettivo a cui tutte le realtà, sociali, economiche, scientifiche e tecnologiche, devono lavorare con il massimo impegno. La sinergia tra settori e il ruolo irrinunciabile della ricerca - e segnatamente della chimica- emergono chiaramente dai 17 obiettivi che costituiscono il cuore dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da tutti gli stati membri dell’ONU nel 2015 (https://sdgs.un.org/goals, https://www.onuitalia.it/sdg/).
Il ruolo della Chimica: la chimica, quindi, può e deve svolgere un ruolo chiave per costruire lo sviluppo sostenibile, facendo propri e promuovendo i valori di pace, di pari opportunità e inclusività e, più tecnicamente, ideando e realizzando prodotti e processi a basso o nullo impatto ambientale per ognuno degli aspetti essenziali della nostra vita, quali la transizione alle energie rinnovabili, la salvaguardia del pianeta, la salute dei cittadini, il riciclo dei rifiuti e lo sviluppo di un’efficiente e pervasiva economia circolare.
La Commissione, nel favorire la partecipazione dei chimici italiani a IUPAC, si impegnerà, in particolare avvalendosi delle sue varie componenti, a sostenere e promuovere iniziative di ricerca e comunicazione scientifica, soprattutto condotte da giovani ricercatori, volte a far crescere sempre di più il contributo della chimica allo sviluppo sostenibile.